Non ci accavalliamo
Quanto è sgradevole la pratica, abusata da alcuni, di interrompere l’altro interlocutore, durante una conversazione, passando di palo in frasca, toccando ogni argomento superficialmente.
Alle volte addirittura subentrando in un dialogo fra altre due persone senza neanche chiedere permesso. Oppure facendoti domande a raffica ascoltando per metà le risposte che stai dando.
Non mi piace per niente, è mancanza di educazione e di rispetto per il prossimo.
Sto ponendo l’attenzione su qualcosa di diverso dalle comuni interruzioni che inevitabilmente capitano quando si parla con qualcuno: queste sono normali, senza peso, e spesso chi sta parlando con te chiede scusa e riprende il filo da dove ti aveva interrotto.
Mi riferisco invece alla deleteria pratica del non ascolto: parla pure, mi servi solo per non conversare da solo con il muro. Di quel che dici (quelle mezze parole che ho captato) ho già perso interesse e ne approfitto per parlare di qualcosa che riguarda me, tema di tutt’altra levatura.
L’effetto limite è quando entrambi gli interlocutori sono due ‘sordi’: allora finiscono per salutarsi senza neanche ricordare di cosa stava parlando l’altro.
Personalmente quando ho a che fare con queste ‘farfalle’, che passano sui discorsi in superficie come sui fiori, mi stanco presto e le lascio parlare al vento sollevato dal mio andarmene.
A me capita molto spesso di essere una persona che interrompe gli altri, perchè molto spesso ho la sensazione che se non lo facessi potrei perdere parte del nuovo discorso. Tutti i discorsi che inizio tendono sempre all’infinito. Non nel senso che sono interminabili, ma hanno una tendenza a deviare ad infinito.
Meglio che cerchi di stare più attento, hai ragione.