and the Sultans played Creole…
martedì, 7 Giugno 2011Gradevolissima versione live di un capolavoro senza tempo…
Gradevolissima versione live di un capolavoro senza tempo…
Il grande Boss.
Allora… siamo al quinto anno in cui scribacchio in questo blog e non mi è mai capitato di parlare del tempo meteorologico… trovo sia un argomento abbastanza banale e su cui si possa sorvolare (a parte aver pubblicato qualche foto). Però… adesso di questa pioggia non ne posso davvero più! Siamo a Maggio, cacchio, non a febbraio!
L’Italia non era il paese del sole, della pizza e del mandolino? 😉 Qualche raggio di luce aiuta (e non poco) l’umore! Mi sembra di vivere in un paese nordeuropeo, non a Roma. Che strazio… 🙁
Invece, veniamo ad altro. Tanti anni fa mi è stato regalato un CD di Nick Drake, Way to Blue. E’ rimasto lì per quindici anni, l’avrò ascoltato (frettolosamente) tre volte in tutto.
Poi è capitata una cosa strana: un paio di settimane fa ho sentito una traccia di quel disco in una colonna sonora di un film… e mi ha preso la voglia di riascoltarlo. L’ho piazzato sulla scrivania per ricordarmene. Niente, poi mi è passata la voglia e l’ho rimesso a posto. Qualche giorno fa ho sentito un altro pezzo in un altro film… e l’ho ripreso. 😀
L’ho ascoltato tutto e mi è piaciuto un casino! Tre volte di seguito, per dire che è proprio bello. 🙂 Genere: folk/blues… alla Bob Dylan. Rilassante, anche un po’ ipnotico. Consigliatissimo…
p.s.: uno dei miei brani preferiti dal disco:
Mattinata pigra, difficile, in salita?
Propongo una sequenza musicale molto gradevole, che ho ascoltato proprio stamani… non sarà la ricetta della felicità, ma aiuta. Da ascoltare a volume medio-alto…
We Can Work It Out – The Beatles
I get around – Beach Boys
You’re My Best Friend – Queen
Life In The Fast Lane – The Eagles
Money – Pink Floyd
I Want To Break Free – Queen
Glory Days – Bruce Springsteen
All Apologies – Nirvana
Son Of A Preacher Man – Dusty Springfield
Cryin’ – Aerosmith
Walk Of Life – Dire Straits
God only knows – Beach Boys
Bicycle Race – Queen
The Logical Song – Supertramp
Ieri ascoltavo un concerto dal vivo di Fabrizio De Andre’, ed ho scoperto questa bellissima canzone, a me ignota prima. Atmosfera nordica, invernale, fa molto medioevo e foresta di Sherwood. 🙂
Ottima interpretazione di padre e figlia.
Mi ritengo fortunato ad esser nato negli anni ’70 ed aver potuto ascoltare ‘in diretta’ la musica di quel periodo, ma soprattutto quella degli ’80 e dei primi ’90. Certo, non ho avuto la fortuna dei miei genitori di poter vivere il mito dei Beatles e di tutta la splendida musica degli anni ’50 e ’60 e ’70, ma credo di aver ‘recuperato’ piuttosto degnamente negli anni successivi, tanto da avere una libreria musicale molto ricca e che comprende generi anche molto diversi tra di loro.
Quello che noto, più o meno da una quindicina d’anni a questa parte, è la totale mancanza di nuovi ‘miti‘ della musica: quel che è successo in passato ha qualcosa di irripetibile, perché in qualche modo è già stato detto più o meno tutto… quindi tutto ciò che abbiamo oggi è una sorta di riadattamento (in meglio, ma anche, spesso, un peggioramento…) della musica che abbiamo ereditato dal passato.
Ad esempio, negli ’80 abbiamo assistito all’esplosione di autentiche stelle della musica, come Madonna, Michael Jackson, Elton John, Bruce Springsteen o gruppi come i Dire Straits, i R.E.M., i Queen, ancor prima i Pink Floyd… insomma, se inizio a citarli tutti non finisco più…!
La sostanza è che non c’è proprio paragone con quanto abbiamo oggi!!!
Volete confrontare i Tokyo Hotel (per citare un gruppetto di questi nuovi a caso) con qualcuno dei Veri Miti? Discorso forse leggermente differente per la musica italiana, di artisti eccezionali ne abbiamo avuti pochi e devo dire che nei ’90 e nei Duemila ci sono state parecchie piacevoli novità.
Le vere stelle, quelle che ci fanno sognare e a cui ci ispiriamo vengono da un passato lontano e glorioso… irripetibile, perché oggi mancano le circostanze per cui tutto ciò che è stato accada di nuovo (anche solo lontanamente).
Io ascolto tutto, musica ‘nuova’ e non (fino alla classica) ma devo dire che come mi emozionano certi artisti del passato non c’è novità del presente che sia all’altezza.
Il signor Hood era un galantuomo,
sempre ispirato dal sole,
con due pistole caricate a salve
ed un canestro di parole,
con due pistole caricate a salve
ed un canestro pieno di parole.
E che fosse un bandito negare non si può,
però non era il solo,
e che fosse un bandito negare non si può.
E sulla strada di Pescara venne assalito dai parenti ingordi
e scaricò le sue pistole in aria
e regalò le sue parole ai sordi
e scaricò le sue pistole in aria
e regalò le sue parole ai sordi.
E qualcuno ha pensato che forse è morto lì
però non era vero,
e qualcuno ha pensato che forse è morto lì.
E adesso anche quando piove,
lo vedi sempre con le spalle al sole,
con un canestro di parole nuove
calpestare nuove aiuole,
con un canestro di parole nuove
calpestare nuove aiuole.
E tutti lo chiamavano Signor Hood
ma il suo vero nome era spina di pesce,
e tutti lo chiamavano Signor Hood…
Francesco De Gregori – Rimmel
Sono anni che non seguo Sanremo e soprattutto non ascolto una canzone (uscita dal festival) che mi colpisca davvero. Invece ieri, passando davanti al televisore acceso, mi fermo ad ascoltare la canzone di Marco Masini, l’Italia. Davvero un bel testo: mi ha trasmesso qualcosa, anzi, molto più di qualcosa.
Bravo!!!