La Apple non è più quella di una volta
giovedì, 4 Aprile 2013Da quando non c’è più Steve Jobs alla guida di Apple si è persa quella visione di insieme chiara, coerente, ed i prodotti ne risentono.
Da quando non c’è più Steve Jobs alla guida di Apple si è persa quella visione di insieme chiara, coerente, ed i prodotti ne risentono.
Specialmente in questo periodo storico è facile essere circondati da contesti difficili e da persone altrettanto difficili. Quello che è importante, a mio avviso, è non farsi contagiare da queste situazioni e, soprattutto, dalle persone negative.
L’entusiasmo, la passione, la voglia di fare, di reinventarsi, di scoprire cose nuove, di allargare la propria mente a nuovi orizzonti ed esperienze, dipendono tutte da noi e si alimentano di energie positive. Perciò è importante non farsi contagiare dalla negatività di certe persone, dal loro senso di frustrazione, invidia o cattiveria che, per egoismo, cercano di trasmettere al prossimo. A volte è necessario addirittura allontanarsi, perché non c’è rimedio, né dialogo, né critica costruttiva. Questi individui sono dei muri da tenere a distanza, perché invalicabili.
La nostra dignità è importante, anzi, importantissima: se abbiamo lavorato bene (in senso esteso, su di noi, nel mondo del lavoro, degli affetti, dell’amicizia) non dovremmo dimenticarci qual è il nostro valore. Non esiste nessun datore di lavoro, o amico ‘illuminato’, o genitore o parente che sia che possa pontificare senza riserve su questioni che non conosce completamente, perché non le ha vissute in prima persona e perché le valuta dal suo unico e soggettivo punto di vista.
Ci sono persone che purtroppo si comportano così per tutta la vita (salvo benefiche prese di coscienza). Sono quelli bravi a criticare gli altri, perché sono molto meno capaci a conseguire dei risultati con sé stessi, a raggiungere la cosiddetta ‘autorealizzazione’.
Lo ripeto, quindi: se non possiamo discutere con queste persone, se sono chiuse, grette e sempre sulla difensiva, è meglio starne alla larga. A loro non cambierà nulla o quasi ma a noi, sì, a noi, farà molto bene allontanarci da questi concentrati di negatività. Le nostre energie vitali ne gioveranno e ci ringrazieranno, per non aver sprecato del tempo a combattere contro i mulini a vento.
Se stiamo attraversando un momento difficile, che richiede forza, impegno e volontà per superarlo, possiamo, anzi, dobbiamo ricordarci che se una volta in passato abbiamo ottenuto degli ottimi risultati, o stavamo bene con noi stessi, non c’è motivo per cui non possa accadere di nuovo. Il segreto appunto è quello di circondarci di positività quanto più possibile, ed alimentarla con la nostra, ovviamente.
Ricordiamoci delle nostre qualità, del nostro valore, della nostra esperienza. Mettiamo tutto nel calderone… il resto verrà da sé.
♫ Musica
Ieri sera ho finito l’ultimo romanzo di Stephen King, un ottavo episodio che integra, a posteriori, gli altri sette de la Torre Nera, e si colloca indicativamente tra il 4° ed il 5° volume.
Queste righe sono principalmente dedicate a chi ha letto la famosa saga… ma non solo.
Intanto posso dirvi che King è un vero maestro nel riportare il lettore dentro l’atmosfera della Torre Nera a distanza di ben nove anni dall’uscita dell’episodio conclusivo della serie. In un attimo ricordi tutto, la storia, i personaggi, le ambientazioni fantasy-western, i dettagli.
Il romanzo è veramente bello, mi è piaciuto un sacco. Tramite un flashback narrativo, che ci riporta appunto alla fine del quarto volume, si entra presto in un altro flashback, il racconto di Roland. All’interno di quest’ultimo prende vita un’altra digressione ancora, una storia nella storia nella storia: la Leggenda del Vento, appunto. Le due storie raccontate da Roland sono veramente avvincenti. Le ambientazioni, davvero magiche.
In tutto sono circa 400 pagine che si ‘macinano’ in scioltezza, con gusto. Per me è stato bellissimo passare di nuovo del tempo con Roland, Eddie, Jack, Susannah e Oy. Inoltre ieri sera tirava davvero un vento forte, fuori casa, e questo ha contribuito a dare ulteriore suggestione alla storia che stavo leggendo: una concomitanza meteorologica tra il mondo fantastico e quello reale.
Senza dubbio la Torre Nera è la migliore opera di Stephen King (per me, che ho letto quasi tutti i suoi libri). Se avete letto già qualcosa di questo scrittore, ed il suo stile vi piace, ve ne consiglio vivamente la lettura. Sono quei romanzi (otto, in tutto) che ti rimangono dentro per tutta la vita.
Le immagini parlano da sole…
Vista la quantità di musica che ascolto, di generi anche differenti tra loro, ho fatto una playlist su iTunes per radunare quelli che considero i miei album preferiti: quei dischi da ascoltare dalla prima all’ultima canzone, per intenderci.
Sono molto soddisfatto del risultato.
11GB di musica in tutto, per quasi 5 giorni di ascolto garantito… 😉