Nei sogni
martedì, 25 Agosto 2015In dreams begin responsibilities, ovvero nei sogni cominciano le responsabilità. Questa è una frase bellissima e potente. Non mia, ma del poeta irlandese William Butler Yeats.
I sogni hanno un potere. E da un grande potere derivano grandi responsabilità. Questa è un’altra citazione (ricordate il film Spiderman?).
Per tenere a mente il concetto. 😉
Contraddizioni
lunedì, 10 Novembre 2014Filosofie di vita
mercoledì, 22 Ottobre 2014Bianco e nero
mercoledì, 24 Settembre 2014Oltre le foto in bianco e nero, che adoro, ci sono le persone da bianco o nero. Per quanto riguarda molti aspetti della vita, io sono tra queste ultime. Una persona: o mi piace o non mi piace. Una cosa: o si fa o non si fa.
Mettiamoci anche tutte le sfumature di grigio per arrivare alla conclusione, che però, quando arriva, deve essere o bianca o nera. Perché in certe scelte ci vuole chiarezza, senza nascondersi tra le ombre dei chiaroscuri.
Un tassello nel mosaico
lunedì, 20 Gennaio 2014Dichiarazioni (d’amore)
mercoledì, 27 Novembre 2013In amore le dichiarazioni (specie quelle eclatanti) contano fino a un certo punto: riesci a capire se dietro di esse c’e il sentimento oppure no.
Bisogna riuscire a capire cosa c’è dietro le parole: se hai la sensibilità necessaria lo capisci e non ti fai intortare.
Il sentimento non ha bisogno di troppe parole per manifestarsi, né di troppe conferme verbali per mantenersi vivo.
Il sentimento c’è e basta.
Se non c’è, allora basta.
Questioni di autostima
giovedì, 28 Marzo 2013Specialmente in questo periodo storico è facile essere circondati da contesti difficili e da persone altrettanto difficili. Quello che è importante, a mio avviso, è non farsi contagiare da queste situazioni e, soprattutto, dalle persone negative.
L’entusiasmo, la passione, la voglia di fare, di reinventarsi, di scoprire cose nuove, di allargare la propria mente a nuovi orizzonti ed esperienze, dipendono tutte da noi e si alimentano di energie positive. Perciò è importante non farsi contagiare dalla negatività di certe persone, dal loro senso di frustrazione, invidia o cattiveria che, per egoismo, cercano di trasmettere al prossimo. A volte è necessario addirittura allontanarsi, perché non c’è rimedio, né dialogo, né critica costruttiva. Questi individui sono dei muri da tenere a distanza, perché invalicabili.
La nostra dignità è importante, anzi, importantissima: se abbiamo lavorato bene (in senso esteso, su di noi, nel mondo del lavoro, degli affetti, dell’amicizia) non dovremmo dimenticarci qual è il nostro valore. Non esiste nessun datore di lavoro, o amico ‘illuminato’, o genitore o parente che sia che possa pontificare senza riserve su questioni che non conosce completamente, perché non le ha vissute in prima persona e perché le valuta dal suo unico e soggettivo punto di vista.
Ci sono persone che purtroppo si comportano così per tutta la vita (salvo benefiche prese di coscienza). Sono quelli bravi a criticare gli altri, perché sono molto meno capaci a conseguire dei risultati con sé stessi, a raggiungere la cosiddetta ‘autorealizzazione’.
Lo ripeto, quindi: se non possiamo discutere con queste persone, se sono chiuse, grette e sempre sulla difensiva, è meglio starne alla larga. A loro non cambierà nulla o quasi ma a noi, sì, a noi, farà molto bene allontanarci da questi concentrati di negatività. Le nostre energie vitali ne gioveranno e ci ringrazieranno, per non aver sprecato del tempo a combattere contro i mulini a vento.
Se stiamo attraversando un momento difficile, che richiede forza, impegno e volontà per superarlo, possiamo, anzi, dobbiamo ricordarci che se una volta in passato abbiamo ottenuto degli ottimi risultati, o stavamo bene con noi stessi, non c’è motivo per cui non possa accadere di nuovo. Il segreto appunto è quello di circondarci di positività quanto più possibile, ed alimentarla con la nostra, ovviamente.
Ricordiamoci delle nostre qualità, del nostro valore, della nostra esperienza. Mettiamo tutto nel calderone… il resto verrà da sé.
Maneggiare con cura
domenica, 2 Maggio 2010Con quanta pazienza, attenzione o tenacia a volte cerchiamo di conservare qualcosa a cui teniamo… eppure, può rompersi lo stesso.
Devo ricordarmi di pianificare la manutenzione della caldaia…
Riviste
sabato, 21 Febbraio 2009Sto notando come negli ultimi anni abbia smesso totalmente di comprare riviste in edicola. Il motivo è principalmente mancanza di tempo per leggerle; quello disponibile lo dedico tutto alla lettura di libri (romanzi o saggi). Ma c’è di più: da quando Internet è diventata così capillare, le informazioni disponibili online sono talmente aggiornate da rendere inutile (per me) l’acquisto di una rivista cartacea (tra l’altro a volte piuttosto costosa).
E dire che per anni ho comprato Applicando (un periodico mensile dedicato al mondo della Mela), una cinquantina di numeri ormai nelle mani di qualcun’altro, o, per citarne altre due, Quark, rivista scientifica di indubbio interesse e Motociclismo.
Non sento la mancanza delle riviste (altrimenti avrei continuato a leggerle), continuo a preferire i libri. Però oggi, passando davanti all’edicola, mi sono ricordato di questo rituale atavico (che risale ai tempi dell’infanzia, in edicola ci andavo da solo già a 8-9 anni), che mi spingeva a controllare se era uscito il nuovo numero tanto atteso.
Potrei fare lo stesso discorso per i fumetti, ma con quelli ho smesso da ancora più tempo. Eppure, sfogliando ad esempio un Topolino nuovo di zecca, con storie inedite disegnate da nuovi o vecchi artisti, la lettura è ancora immensamente piacevole: mi sembra di aprire una porta temporale su tanti ricordi ed emozioni piacevoli, un mondo che da allora, tramite la carta stampata ed i colori, si perpetua a tutt’oggi.